Caro CovID ti scrivo…

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Caro CovID ti scrivo…

Di Mirko Colizza - Responsabile dei processi e cicli di produzione presso LTE Impianti S.r.l.

“…….. ci rialzeremo e riprenderemo a correre……”

Caro Covid chi Sei!!?

Con quale presunzione hai deciso di irrompere nelle Nostre vite e fare ciò che volevi? Ci hai rinchiuso, isolati dai nostri affetti, hai ucciso parte di Noi, della nostra sicurezza, hai ucciso uomini!!

Ti fregi del tuo “dono” dell’invisibilità per renderti sordido, silenzioso, letale. Attacchi alle spalle, attacchi i deboli. Non hai la minima idea di cosa sia il rispetto, di cosa sia la competizione, di cosa sia la sportività. A te piace vincere facile. Devi imparare a “giocare” ad armi pari. Nell’antichità, per la gloria e la conquista, si sfidavano sempre i migliori combattenti dei popoli.

Da sportivo e appassionato posso dirti che mi hai fatto rabbrividire nel vedere manifestazioni atletiche rinviate, stadi vuoti, spalti di gare automobilistiche deserti, tribune dei campi da tennis piangenti.

Sconfortato nel non esser più in grado di ascoltare gli applausi, il boato di milioni di appassionati alla realizzazione di un goal o di una meta, di un record del mondo.

Tutto questo mi ha paralizzato, mi ha fatto venire voglia di piangere.

Ma ti ringrazio.

In quegli occhi gonfi, pieni di lacrime, la vista diventa tridimensionale. E’ come guardare il mondo attraverso una bottiglia piena d’acqua.

Cambia la prospettiva, ti fa pensare, ti fa ragionare, ti stimola a dare più di quanto pensi di essere in grado. Ed ecco qua che torniamo in pista, chiamati alle armi da un nemico indegno, con in mano la speranza, il coraggio, la forza di volontà.

Torniamo a vedere quello che hai offuscato e lo vediamo meglio di prima. Quelle immagini distorte tornano ad essere delineate, colorate, vivide.

Hai sbagliato a colpire le persone con la futile paura. Ricorda sempre che chi teme per la propria vita è il primo a prefiggersi un obiettivo. E questo obiettivo, per tua sfortuna, ce lo hai “regalato” tu.

Hai rimesso in moto un processo di salvaguardia e di resistenza che caratterizza l’umanità. Rimetterci in piedi, riconquistare la Nostra dignità. Tornare a vivere, a lavorare, come e meglio di prima. Dimostrare ai Nostri figli e ai Nostri cari che siamo in grado di reagire, uniti, nell’affrontare ogni avversità.

Caro CovID, ti sembrerà, probabilmente, di aver vinto.

In realtà ci hai solo messo in ginocchio, posizione da cui, con veemenza, torneremo retti e riprenderemo a correre e ti assicuro, lo stiamo già facendo senza che tu te ne accorga.